ma saremo mica dei porci facisti?

con la pioggia, si sa, talvolta le fogne traboccano e si sente odore di merda. merda che è sempre stata li, solo che normalmente l’odore era coperto.

in questi tempi, si sa, talvolta emerge il fascismo latente degli itagliani. ad esempio quando si tratta di gestire la forza lavoro immigrata, di non riconoscere i diritti, di negare lo stato sociale, di reprimere sempre più strettamente qualsiasi manifestazione di dissenso.

e c’è chi lo spiega così:

Un po’ come il tema che scrive cristiano zena in ‘come dio comanda’: lui non lo consegna, perché è una apologia di hitler.

 

non mi soddisfa questa storia del tema che adesso viene consegnato. cioè, il fenomeno è vero, ma cosa c’è dietro?

gli
itagliani, ma anche molti altri cittadini del "primo mondo", hanno
sempre avuto una vena fascista e razzista, che per farla breve riconduco alla difesa
dei privilegi "coloniali". e quindi non hanno mai davvero digerito il
discorso sull’uguaglianza tra esseri umani.
anche perché se fosse
applicato con un minimo di coerenza ne deriverebbe una radicale
ridistribuzione delle risorse (tema caro ai cattocomunisti radicali di
una volta, di cui devo ammettere comincio a sentire la mancanza nelle
sere di pioggia).

e ormai questa non è più nemmeno una prerogativa
della destra. o se lo è, allora tutto il parlamento è di destra, anzi
fascista, e il resto sono sfumature.

e lo si vede anche meglio nel piccolo: se interiorizzi il fatto che tutte le
dinamiche della tua vita sono basate sul dominio o sull’obbedienza,
allora la disuguaglianza sociale è uno strumento come un’altro per
conquistare un poco più di dominio.
e
se qualcosa ti trattiene dall’usare questo strumento, è solo una
"moralità" imposta e non scelta, dispensata dall’altare o dal palco di
un comizio, e recepita almeno formalmente solo per timore
dell’esclusione sociale. che è solo un’altra forma di monopolio statale della violenza: se non stai nel gregge ti faccio terra bruciata intorno, e tu muori di isolamento senza nemmeno dover stare a rinchiuderti.

e quando le varie chiese bianche e rosse
che tenevano a freno i peggio istinti vanno in malora, o capita che siano costrette
a seguire un nano pelato di passaggio nella competizione al ribasso
morale, emerge la melma di una popolazione che da troppo tempo non fa
la fatica di pensare con la propria testa e di guadagnarsi un’etica
individuale.

cioè la chiesa (…il partito, il giornale di tendenza, l’esercito, il branco, la tivvù…) ha preso una funzione che l’essere umano era benissimo in grado di svolgere, cioè prendere delle decisioni prendendosene la responsabilità, ha fatto disimparare alle persone a svolgerla, ha fornito delle scorciatoie per vivere tranquilli senza responsabilità, tipo la confessione e le atrocità compiute "in nome di dio" (della disciplina di partito, di ordini ricevuti, …), e quindi ha alienato questa funzione dalle persone.

ora che l’intelletto collettivo ha perso la capacità di prendere decisioni etiche, una qualche chiesa è diventata indispensabile. è quesa la minaccia dietro la retorica della "crisi dei valori": guardate che vi abbiamo fatto ridiventare bestie incapaci di gestire i propri istinti, e solo noi possiamo tenervi a bada. se vi sganciate, rischiate il caos distruttivo.

e potrebbe anche essere vero. solo che omettono un piccolo particolare: questo bisogno artificiale l’hanno creato loro.

un pò come dire che 50anni fa tutti nella propria cascina una volta all’anno sgozzavano il maiale, e si rendevano benissimo conto di quanta sofferenza dolore sangue sudore comporti uccidere una bestia per mangiarla, e invece oggi la carne la trovi sul bancone, e puoi tranquillamente pensare che cresca sugli alberi.

provate adesso a sgozzare un maiale con le vostre mani. ad ascoltarlo piangere e strillare. a travasare il sangue caldo col mestolo. se non l’avete imparato da piccoli, è difficile che abbiate le palle per farlo.