diritto alla bellezza

stamattina in autostrada
avevo davanti questo camion
con dei grossi tubi di tondino di ferro da costruzione
delle colonne a cui mancava il cemento

cinque, messi per il lungo
e già erano belli da vedere così,
cinque come il cinque sui dadi
ma. quando il camion passava dalla luce all’ombra e poi alla luce
per gli alberi le curve le gallerie
vedevi la luce e l’ombra che si propagavano lungo i tubi
dalla cabina del camion verso il fondo
faceva questo effetto psichedelico che manco a farlo apposta

e allora mi sono messo dietro a guardarlo
che i tubi erano dritti ma se se li guardavi da dietro sembravano coni
colpa della prospettiva
e vedevi dei cerchi concentrici che si muovevano verso il centro
alternati chiari e scuri
e allora ogni volta che passava un’ombra era
uau
uuuau

avrei dovuto seguirlo fin dove andava per vedere l’effetto
magari andava anche in un bel posto.
la bellezza. è dove meno te l’aspetti.
ma quanta fatica chiamarla per nome
ammettere di averne diritto