ricconoscimento

ovvero "allontanarsi dalle relazioni abusive". di questo voglio parlare. questo voglio (continuare a) fare della mia vita.

"trova il signore prima che il signore trovi te (e fallo secco)", ovvero se ci sono aspetti della tua vita, relazioni con persone, istituzioni, elementi culturali, dipendenze da sostanze, persone, elementi culturali, prodotti, compulsioni spontanee o scientificamente indotte, allora è meglio che le identifichi, le chiami per nome, e poi te ne liberi prima che loro ti succhino tutte le energie, il tempo, la giovinezza residua, le occasioni, le cose buone che hai e perché no anche i quattro o più soldi che possiedi. non aspettare, fallo subito.

sono propenso ad essere estremamente duro in questo processo, perché è necessario: il distacco è una cosa che o la si fa bene o non la si fa. un paragone molto istruttivo è quello delle tossicodipendenze ufficialmente riconosciute, eroina, cocaina, psicofarmaci. per motivi essenzialmente politici ed economici, le tossicodipendenze hanno immagini sociali molto diverse: alcune sono stigmatizzate e rifiutate, altre fanno parte di uno "stile di vita" accettato. può essere illuminante la parabola della cocaina, che stà passando da "droga pesante" a consumo di moda socialmente accettato, grazie anche alla sintonia che crea con l’accelerazione dei ritmi di produciconsumacrepa.

se mi guardo indietro, questo per me è un processo ciclico, con fasi di crisi e consapevolezza, e conseguente azione che si alternano a fasi di amnesia, riflusso, spreco e nuove dipendenze.e oggi è di nuovo il momento della crisi e consapevolezza.

ci sono alcue cose di cui mi sono già liberato.
o meglio, ci sono relazioni abusive che ho già rotto, ma questo non vuol dire per forza che non mi abbiano lasciato strascichi.

la prima che ricordo con chiarezza: verso i 16 anni, ho rotto in un breve periodo con la chiesa cattolica e con gli scout. a entrambe le istituzioni ero stato associato senza che si chiedesse il mio parere.

la più recente: dal 2005 mi sono disintossicato dalla dipendenza da televisione.

in mezzo ce ne sono molte altre, che magari racconterò in maggiore dettaglio. e soprattutto, davanti ce ne sono altre.

domande:

per me questo delle "relazioni abusive" è un problema serio, e liberarsene sono forti momenti di crescita. è così solo per me o è un’esperienza diffusa?
volete raccontare una vostra storia? mi casa es tu casa!

 

2 comments ↓

#1 tro on 06.09.08 at 5:05 PM

non vale, ora ho perso il filo del commento 🙂

dicevo, che anche io fui gobba, poi come te mi passarono tutti gli entusiasmi.

pero’ mi chiedo se le pulsioni siano meglio incanalate nel calcio piuttosto che in insane passioni (di qualsiasi natura) 🙂

ciao!

#2 HCE on 06.16.08 at 12:21 PM

mah, per farsi del male una droga vale l’altra.

però il tifo violento gode di molta più impunità ed accettazione sociale di molte droghe. quindi fa comodo anche più di queste. già questo dovrebbe far riflettere.