dovere

amici che si scandalizzano per (l’ennesimo caso di) censura alla RAI (EIAR).

e certo, è censura. ma quanto mi deve toccare?

nel mio sogno, c’è la televisione?

no.

in questo mondo, sono obbligato a guardarla?

no, non ancora.

in questo mondo, ci perdo qualcosa a non guardarla?

forse si, ma è molto di più quello che guadagno a. è una scelta che ho già fatto. di cui sono pienamente soddisfatto.

e allora il problema non esiste. ho una scelta.

l’unico dovere che riconosco è quello di esercitare tutti miei muscoli della libertà. che nessuna domanda sia retorica.

me lo do io questo compito. perché è quello che mi fa stare bene.

 

e certo c’è tanta gente che questa scelta è come non la avesse. beh, quello non sono io. non più. me lo sono guadagnato e non ci voglio tornare.

e pure ci potrebbe essere qualcuno che sceglie di vederla, nel senso pieno della parola “scegliere”. quelli dubito che esistano davvero, e nel caso li capisco poco.

e tanti per cui è in qualche misura una scelta obbligata. un buco nero che ti allontana da tutte le cose che potresti fare invece di. e ce n’è.

c’è interdett, che ha una modalità di fruizione un poco meno passiva che può aiutare, perché aiuta a capire che se vuoi della roba che ti fa bene te la devi cercare, fare fatica, costruire relazioni. se lo vuoi capire, of course.
io ad esempio sono molto contento della mia cerchia di relazioni li dentro. mi danno tanto.

ci sono film. roba che scegli con intenzione, ti siedi a guardare per quelle due ore, e quando è finito non hai voglia di vedere un’altra puntata di qualsiasi cosa. magari hai voglia di pensarci su e discutere.
li la discriminante economica è li scarico o li pago.

ci sono libri. musica. strumenti musicali. fogli da riempire. disegnare scolpire. biciclette da registrare. cucinare. cose da imparare. crescere.

c’è che ti puoi sedere mezz’ora in una stanza con la luce bassa e ascoltare il rumore del tuo respiro, tanto per vedere l’effetto che fa.

ci sono amici. familiari. compagni di strada. incontri casuali e altri che sembra solo. lettere da scrivere e da leggere.

ci sono parchi strade piscine palestre
orti

ci sono corpi che vogliono sfiorarsi

c’è la cosa a cui non ho pensato ma tu si

detto da uno che con la televisione a suo tempo c’è andato sotto malamente: è molto meglio senza.

non è una questione di elevazione intellettuale, non è difficile da capire: ci sono scelte che abbiamo ancora la libertà di fare, senza grossi rischi. con quel tot di fatica, ma ben ripagata. solo non vengono messe in cima alla lista, e non le prendiamo in considerazione.

il problema è riconoscere che siamo titolari di scelte. in quanto esseri umani dotati di libero arbitrio. e prenderci la responsabilità di decidere e fare quello che ci fa stare meglio.
perché nessuna domanda è retorica.